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Dirige Le Prove D’orchestra: Scienza E Prassi Per Un Suono Morbido E Efficiente

La musica da camera, compresa la musica da camera classica, richiede una prassi specifica per evitare la stiltazione, la spremitura e l’attivazione di processi fisiologici negativi sulle cortecce del cervello, che si verificano quando l’attenzione è sostenuta per troppo tempo. Questi processi possono causare stanchezza di attenzione, debolezza mentale e malfunzionamento dell’organismo a livello autonomico e endocrino. Attraverso l’efficace dirige le prove d’orchestra si sono in grado di attenuare le conseguenze a lungo termine sulle funzioni cognitive nel cervello umano.

Diventa una prassi di riferimento per tutti gli orchestrali e i direttori d’orchestra, grazie all’effetto della regolarità e della coerenza mantenuto nelle note, tempi e attacchi tra le musicalità dal nostro dei meccanismi sensoriali. Esemplare di una prassi efficace, lo sviluppo dell’orchestra di Vivaldi a poca più dell’uscita dallo Stato Pontificio, ha reso diffusa un ben noto iudizio, secondo il quale "La musica è l’unica arte dove l’artista e l’ente di appogito, il cantante a base di voce umana, possono diventare degli animali: è quindi una musica universale, come il latino era detto".

Per garantire un suono morbido e efficiente è fondamentale comprendere come funziona il cervello durante le prove d’orchestra. Le prossime sezioni descriveranno ed analizzeranno i meccanismi fisiologici e neuroscientifici che influiscono sulla performance musicale durante le prove d’orchestra.

I Componenti Biofisici: Attenzione e Sostenibilità Cognitivo

L’attenzione è un’attività complessa che richiede una grande quantità di risorse cerebrali. Quando l’attenzione è sostenuta per troppo tempo, il cervello può entrare in uno stato di stanchezza di attenzione, caricatura cerebrale e ipervigilanza del sistema nervoso simpatico, che possono portare a una reattazione neuroendocrina negative. Questi processi possono essere mitigati mediante la prassi del "dirige le prove d’orchestra", che coinvolgono un’attenta e ben studiata pianificazione delle prove d’orchestra in modo da limitare le lunghe esercitazioni consecutive con sforzi cognitivi.

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Un esempio pratica di come il "dirige le prove d’orchestra" possa ridurre l’attenuazione della cognizione durante le prove, è la pratica del pianista clássico Krystian Zimerman, che impiegò un metodi paralleli di strumentazione (usare instrumenti solo meccanicamente, con l’intenzione di ripetere gli indizi del leggendo della musica), con un esempio che sarà ulteriormente sviluppato in questa stessa sezione.

Gli sforzi cognitivi durante le prove d’orchestra sono resistenti alla capacità del cervello di compromettersi e di sostenere l’attenzione per periodi prolungati. Questi sforzi possono essere sostenuti dalle seguenti attività e pratiche:

  1. Musica Strumentale con Leggendo Ingiusti (od Musica Strumentale with false notes).

  2. Tecnica del Diurnal.