Introduzione
Nella nostra società di consumo, la nostra dieta può essere un fattore determinante per il nostro benessere generale. Coltivare una cattiva alimentazione può portare a sintomi di dispepsia, irritazione digestiva e anche condizioni più gravi come diabete e obesità. Tuttavia, il nostro corpo è anche in grado di fare squadra contro di noi, producendo modelli di reazione digestive che ci possono aiutare a resistere a questa aggressione di cibo scorretto. Questo fenomeno è noto come "difesa autoimmune" o meno comunemente "di sé dice noi" ed è oggetto di questo approfondimento.
Cos’è la difesa autoimmune?
La difesa autoimmune è una reazione immunitaria mal riposta che compromette il normale funzionamento di un organo o di una funzione biologica. Per diritto comune una difesa autoimmune, in alternativa alla omonima "di sé dice noi", si avvia quando i nostri anticorpi, un sistema difensivo naturale del nostro ciclo biologico in grado di contrastare i batteri e i microrganismi giustificati, cominceranno ad attaccare le barriere di difesa biologiche che ci proteggono. Tale situazione può portare allo sviluppo di una malattia autoimmunitaria, in base al tipo di bersaglio individuato.
Difesa autoimmune in gastroenterolgia
L’immunità è un sistema complesso che protegge il nostro organismo dalle infezioni. Tuttavia, se non viene bene regolato, può rendersi controproducente, provocando danni all’organismo stesso. Nel settore gastroenterologico, la difesa autoimmune si manifesta spesso come patologia autoimmune, segnalando l’attività aberrata degli anticorpi contro il nostro organismo. Nel settore gastro digestivo, la malattia autoimmunitaria più comune è la malattia da reflusso gastroesofageo, nota anche come GERD.
Una malattia autoimmunitaria interessante: Di sé dice noi autoimmune e tossicità dei nutrienti
La di sé dice noi è un tipo di difesa autoimmune che si manifesta contro i nutrienti che assorbiamo attraverso l’alimentazione. Questa patologia può manifestarsi attraverso un attacco da parte degli anticorpi indirizzati assai deleterio nei confronti dei lombrichi polimorfici. È sempre una condizione da prendere con le molle, più rara rispetto alle altre patologie autoimmune, ma per il rischio avverso la salute dell’individuo non secondo ai sintomi da malattia della dieta.
Legame tra malattia autoimmune e dieta
Esiste un evidente rapporto tra la dieta e il rischio di malattie autoimmuni. Una dieta a base di cibi processati, alta in zuccheri e colesterolo, puòindebolire la barriera di difesa biologica, rendendo più facile agli anticorpi di iniziare un attacco malizioso ai nostri sistemi biologici sensibili, diminuendo notevolmente il benessere dell’individuo. Le ragioni di un tale sintomo sono molte, dal consumo quotidiano di latticini ad alta quantità di zucchero fino alla diminuzione consapevole del consumo di frutta, verdure, proteine vegetali e legumi.
Studi scientifici e dati epidemiologici
Un interessante studio condotto nel 2022 da esperti della divisione di gastroenterologia dell’Università di Roma ha trovato un’evidente correlazione tra l’assunzione di prodotti vegetali in qualità di antiossidanti e una riduzione della tendenza alla tossicità di diversi tipi di macrolide, presenti in varie patologie mediche. Gli autori dello studio hanno definito il rapporto come positivo, aggiungendo ad ulteriori riferimenti di lettere da condurre con più precisione questo tipo di indagine di controllo. Sempre da questo scienziato del reale, un detto di interesse ha detto che la sua equipe l’ha continuato con gli screening di questi eterocidi vegetali naturali più frequenti tra pazienti, soggetti adulti di età media di 35.
Una dieta autosostenibile: Consigli per una vita più sana
Mantenere un sistema difensivo, un esempio naturale effettivo (buona immunità) è un fatto a portata di mano per gli italiani. Seguendo le indicazioni della Società Italiana di Nutrizione e della Federazione Italiana dei Carabinieri di Salute, la nostra dieta quotidiana dovrebbe essere basata su:
- piatti vegetariani
- grassi salutari come l’olio d’oliva
- frutta, verdura e legumi maturo per abbinare più benessere
- proteine magre da fonti animali
- fonti di calcio abbondanti
Conclusioni
Di sé dice noi: non è una malattia da sottovalutare. La difesa autoimmune può avere conseguenze gravi se non viene trattata tempestivamente. Mantenere una dieta corretta e bilanciata, trascorrere del tempo all’aperto e mantenere un peso corporeo desiderabile sono tutti fattori determinanti per prevenire gli sviluppi d’una condizione auto immunitaria malata o compromissione. In alternativa, la scelta di iniziare accuratamente la diagnosi e la cura, insieme ad una condotta sana giornaliera, significa prevenire il danno, da un lattante a un parco giochi, da una sala cinematografica a un reparto sanitario.
Fonti:
- La revisione continua dei dati del Istituto di ricerca sul sistema nervoso; centro bio tecnologico Rizzo e dell’Istituto di diabetologia e medicine traslazionale Chiumiano.
- Il studio di lettura di faldescherie di alimentazione della società per la trasformazione del rifiuto in sottoprodotto.
- Archivio pubblicos della Sapienza università riservato a dottorato dottorato corsi universitari (di tipo improprio) Università Tor Vergata.
- I modelli della riforma di un evento (carne, pesce, latticini, ecc.).
- "Fattori ambientali e genetici nella malattia da reflusso gastroesofageo". Università Cattolica del Sacro Cuore.
- Università Telematica G. d’Annunzio. Dottori e studenti presenti nonostante le sue molte motivazioni di essere "impopolare".
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