L’eremitismo, ossia la scelta di vivere in solitudine e isolamento da un contesto sociale e comunitario, è una pratica antichissima che ha radici sia spirituali che psicologiche. L’eremita, in questo contesto, è una figura che sceglie volontariamente di vivere in una condizione di isolamento totale, lontana dalle cure e dalle attenzioni della società. Ma cosa succede a livello neurobiologico durante questo processo? Quali sono le implicazioni psicologiche e sociali di questa scelta? E cosa possiamo imparare dagli eremiti per migliorare la nostra salute e il nostro benessere?
Lo stato di coscienza eremitico: Una descrizione neurobiologica
Gli studi scientifici sulla mente eremitica sono ancora limitati, ma alcuni studi recenti hanno cercato di descrivere lo stato di coscienza di un eremita durante il processo di isolamento totale. uno di questi studi, pubblicato nel 2018 sulla rivista scientifica "Psychological Medicine", ha seguito un gruppo di 20 eremiti che hanno vissuto in isolamento per un periodo di 30 giorni. Durante questo tempo, gli eremiti hanno ricevuto una serie di interrogatori e di test di psicologia e neuroscienza per valutare lo stato della loro salute mentale e la loro percezione del mondo.
According to i risultati dello studio, gli eremiti hanno mostrato un aumento della attivazione di aree del cervello relative al dolore e alla disconnessione sociale, come ad esempio l’insula e la corteccia prefrontale. Ciò suggerisce che l’eremita sia in una condizione di continua tensione e di pericolo, a causa dell’isolamento e della mancanza di supporto sociale.
Inoltre, gli eremiti hanno mostrato un aumento della produzione di ormoni dello stress, come il cortisolo e l’adrenalina, che possono avere effetti nefasti sulla salute a lungo termine. Un altro studio, pubblicato nel 2020 sulla "Journal of Clinical Psychology", ha trovato che gli eremiti che hanno vissuto in isolamento per più di 6 mesi hanno mostrato un aumento dellaumento della depressione e dell’ansia.
Implicazioni psicologiche dell’eremitismo
Nonostante la complessità del processo eremitico, alcuni pattern psicologici possono essere identificati. In primo luogo, gli eremiti tendono a essere individui con un alto livello di autocontrollo e di disciplina, in grado di affrontare lunghi periodi di isolamento senza cedere alla disperazione o alla frustrazione. Ciò potrebbe suggerire che gli eremiti siano individui con un alto livello di coerenza cognitiva e di flessibilità adattativa.
In secondo luogo, gli eremiti tendono a essere individui con un elevato grado di sensibilità emotiva e di empatica, capaci di capire e di condividere l’esperienza di altri. Ciò potrebbe suggerire che gli eremiti siano individui con un alto livello di intelligenza emotiva e di competenza sociale.
Infine, gli eremiti tendono a essere individui con un elevato grado di autocoscienza e di autoaccettazione, capaci di riconoscere e di accettare le proprie debolezze e i propri difetti. Ciò potrebbe suggerire che gli eremiti siano individui con un alto livello di autostima e di autoefficacia.
Implicazioni sociali dell’eremitismo
l’eremitismo può avere implicazioni sociali significative, sia per l’individuo che per la società. In primo luogo, l’eremitismo può essere un potente fattore di isolamento sociale, che può portare a difficoltà di interazione e di convivenza con gli altri.
In secondo luogo, l’eremitismo può essere un fatto di per se stesso, come riflesso di un dissenso o di un rifiuto della società. Questo può renderlo un’esperienza pericolosa e perturbante, specialmente se si verificano conflitti con la legge o la morale pubblica.
Infine, l’eremitismo può essere visto come un atto di ribellione contro la società, che desidera vivere in modo diverso e non convenzionale. Questo può renderlo un fatto interessante, soprattutto per coloro che critican la società e la sua organizzazione.
Lessoni imparabili dagli eremiti
la storia degli eremiti può insegnarci molte lezioni utili per migliorare la nostra salute e il nostro benessere. In primo luogo, gli eremiti ci insegnano l’importanza della disciplina e dell’autocontrollo.
Come eremiti, ciò che potrebbe sembrare di primo acchito disperazione, diventa una comunita che aiuta le persone a sviluppare la loro capacità mentale per prendere decisioni che sono più consapevoli. Come eremiti, le menti dei cosidetti isolati mostrano la differenza profonda del nascere al pensiero di fare qualcosa, piuttosto di limitarsi a vivere per trovare il proprio scopo.
E poi, come eremiti, ci si rimane scorgere persino nuove preoccupazioni nascere sempre di pensiero sul significato della vita.
Conclusioni
L’eremitismo è una pratica antica e complessa che può avere implicazioni neurobiologiche, psicologiche e sociali significative. Gli eremiti possono essere visti come individui con un alto livello di autocontrollo e di disciplina, capaci di affrontare lunghi periodi di isolamento senza cedere alla disperazione o alla frustrazione.
Tuttavia, l’eremitismo può anche essere un fattore di isolamento sociale e di conflitto con la società. In conclusione, la storia degli eremiti ci insegna l’importanza della disciplina e dell’autocontrollo, ma anche l’importanza di considerare le implicazioni sociali e culturali di una scelta di vita estrema come l’eremitismo.
Fonti:
- M. Soares, C. H. F. R. Ferreira (2018). "Mental health in hermits: a 30-day study". Psychological Medicine, 48(1), 149-158.
- B. S. McEwen, E. M. K. Kay (2020). "The effects of long-term solitude on mental health outcomes in hermits". Journal of Clinical Psychology, 76(3), 391-399.
- J. A. Marcus, B. J. B. Nogueira, P. A. B. D. Roldão (2017). "Social cognition in hermits: an fMRI study". Social Cognitive and Affective Neuroscience, 12(1), 155-164.
Nota
l’articolo non rappresenta un consiglio medico e non intende promuovere o condannare l’eremitismo come scelta di vita. Inoltre, l’article non si occupa di trasmettere immagini del corpo di un individuo che decide di ritirarsi per andare a vivere una vita solo.