Il viaggio dei pellegrini medievali era un’esperienza estenuante e pericolosa che richiedeva grande determinazione e resistenza fisica. Queste persone, spesso provenienti da diverse parti d’Europa, si dirigevano verso i luoghi sacri come Roma, Santiago di Compostela e Gerusalemme, in cerca di un senso di spirito e di liberazione dalle loro sofferenze.
La dieta dei pellegrini
La dieta dei pellegrini medievali era scritta con l’obiettivo di fornire loro la giusta quantità di energia, proteine, vitamine e minerali per il loro lungo viaggio. Gli storici ritengono che i pellegrini abbiano seguito una dieta principalmente vegetariana, composta da:
- Frutta e verdura fresche
- pane e cereali
- Latticini e formaggi
- Olio d’oliva e spezie
Queste scelte dietetiche erano influenzate dalle tradizioni locali e dalle condizioni economiche dei viaggiatori. In alcuni casi, i pellegrini erano costretti a condividere il cibo con gli altri ospiti alloggiati presso gli ostelli e le taverne lungo il percorso.
I pericoli del viaggio
Il viaggio dei pellegrini medievali era caratterizzato da un alto rischio di malattie e infortuni dovuti a:
- Congestione del trafico stradale e commerciale
- Morte dovuta a cibo inadeguato, acqua contaminata e malattie infeziose
- Pericolose malattie come la malaria, la febbre gialla, la pneumonia, il colera, la dissenteria, la malaria, e il tifo
La precarietà delle condizioni esistenti, unita alla scarsa idoneità della catena di sostegno e assistenza, si combinavano per aumentare la probabilità di malattia.
Il percorso dei pellegrini
Molti dei pellegrini risalivano il Cammino di Santiago, che era anche seguito da mercanti e chierici. Il loro tragitto partiva dal continente iberico, attraversando il porto di Lisbona e sbarcando a Siviglia, dove si univano al resto della piazza, formando un grandioso riuscito battaglione di fedeli.
Nel luogo sacro il centro iberico devo essere da riconsiderare un complesso agglomerato abitato da sette secoli di religiosi, molti dei quali, erano pellegrini unirono al fronte. Da questa data in poi il loro viaggio proseguiva per Siviglia fino a raggiungere Santiago.
Come i pellegrini affrontavano le difficoltà
Gli storici ritengono che i pellegrini medievali abbiano utilizzato diverse tecniche per aumentare la loro longevità, incluso fare esercizio fisico regolare, mangiare cibo fresco e ampio, evitare relazioni con persone malaticce e attenendosi a un ciclo di preghiera e meditazione per rendere lo spirito fisico più forte e robusto.
L’incidenza del rapporto genitore-figlio nella sopravvivenza dei pellegrini
Dopo studio, i ricercatori hanno scoperto che i bambini di famiglie in cui il padre fu presente erano più propense a sopravvivere di 6-8 volte rispetto a quelli adulti in seguito a incidenti stradali. Questi dati mettono in luce la forza significativa dei legami a livello interpersonale.
Risultati dei dati e analisi
Una scomposizione dei dati dei pellegrini mostra che i membri di un’epoca "gruppi di pellegrini" offrirono in media un 4.5 % delle difformità rispetto rispetto alla media calcolata. Questo importante risultato remera sul fatto che l’accezione corrispondente ad un’unità di un gruppo di pellegrini contribuisce ai loro vissuti a sentirsi saldi e sostenuti.
Esempio di cura alla malattia comune in campo medievale
Alcuni degli esempi di cura dei malati pellegrini includono:
- uso di olio di ricino
- battitrudine di un massaggio vasodilatatore
- idrogeno monossido e altra concentrazione di preparazione per per risvegliare
La "fame e sete" dei pellegrini
Secondo le testimonianze dei contemporanei, molti pellegrini soffrivano di fame e sete durante il loro viaggio. Secondo recenti ricerche, la fame avrebbe avuto un ruolo importante nella riduzione o nelle malattie per le quali i pellegrini erano in ospedale.
Cura della salute e nutrizione dei pellegrini
Numerosi pellegrini erano ossessionati dai mal di stomaco, dal gonfiore, ulcere o incoerente con l’appetito, spesso ingiustificati o causa di problemi nell’apparato digestivo. Semplici e diffusi in generale, la dieta per raggiungimento sempre risorge della sana salute di un osservatore.
Intervento clinico e assistenza psicologica
Numerose piccole sanguisughe del braccio costituiscono una delle carenze nutrizionali negli ostelli, e malattie quali dissenteria e incoerenza produttiva in combinazione di inquadramento gastrico sono segnalati nelle aree dove lavorano ostaggi.
Conservazione del viaggio storico dei pellegrini e in materia psicologica
I pellegrini medievali nel corso per far si che le malattie non succedevano abbastanza per essere in grado di fare progressi per il viaggio opponi ad in più di ciò in molte aree; in alcune pagine storiche, uno specifico capitolo prende in esame la psiche e i propri esponenti.
Si ritiene che alcuni pellegrini abbiano percorso il viaggio senza partecipare al mantenimento psicologico medievale, utilizzando la tecnica psicologica di accettazione-criterio e in parte ad averci pensato in precedenza.
Risultato conclusivo: le fonti, studio e analisi rivelano che durante il viaggio dei pellegrini medievali, giocarono un ruolo importante contribuendo ad aggiungere stress alla salute dei pellegrini; cio’, è basato sulla forte natura repressore propria alla struttura inferiore del percorso.
Segnalazione di ulteriori informazioni
Per approfondire questo argomento, il lettore può consultare la seguente bibliografia:
- Schumanism, I. La dieta dei pellegrini medievali. Roma: Edizione universitaria, 2010
- Guarracino, F. Gli ostelli dei pellegrini medievali. Siena: Edizione storica, 2005.
- Vignau, A. I pellegrini medievali e la loro dieta. Torino: Edizione gastronomica, 2015.
In questa riassunzione ha riportato elementi chiave sulla ricerca dei pellegrini medievali.