Introduzione
In ogni giorno di nostra vita, ci capita di ricevere notizie che possono variare da avvenimenti positivi e lieti a situazioni negative e frustranti. Questo "alternarsi di buone e cattive notizie" è un fenomeno comune che può avere un impatto significativo sulla nostra salute mentale e fisica.
Che cosa sono le buone notizie?
Le buone notizie sono informazioni che hanno un impatto positivo sulla nostra vita, come ad esempio la notizia di una remissione dal cancro, la nascita di un bambino o l’alunnage del nostro hobby favorito. Questo tipo di notizie può aumentare la nostra motivazione, rafforzare i nostri legami sociali e migliorare la nostra qualità della vita. Uno studio condotto dalla psicologa statunitense Barbara Fredrickson ha dimostrato che le emozioni positive, come la gioia e la soddisfazione, hanno un effetto positivo sulla nostra salute mentale e fisiologica (Fredrickson, 2001).
Che cosa sono le cattive notizie?
Le cattive notizie, invece, sono informazioni che hanno un impatto negativo sulla nostra vita, come ad esempio la notizia di una malattia grave, la morte di un parente o la perdita del lavoro. Questo tipo di notizie può aumentare lo stress, la paura e la tristezza, che possono avere conseguenze negative sulla nostra salute mentale e fisica. Uno studio condotto dai ricercatori della University of California, Los Angeles (UCLA) ha dimostrato che lo stress può aumentare la risposta ormonale allo stress, che può portare a una serie di problemi di salute, tra cui l’ipertensione, il diabete e l’artrite (Kiecolt-Glaser et al., 2010).
Come l’alternarsi di buone e cattive notizie influenza la nostra salute
L’alternarsi di buone e cattive notizie può avere un impatto significativo sulla nostra salute mentale e fisica. Quando riceviamo notizie negative, il nostro corpo produce gli ormoni dello stress, come l’adrenocorticotropina (ACTH) e il cortisolo, che possono aver conseguenze negative sulla nostra salute. Al contrario, le buone notizie possono aumentare la produzione di ormoni che aiutano a ridurre lo stress, come la serotonina e la dopamina (Sapolsky, 2004).
Uno studio condotto dalla University of California, San Francisco (UCSF) ha dimostrato che le persone che subiscono un alternarsi di buone e cattive notizie tendono a mostrare un aumento della "risposta ormonale allo stress" e una diminuzione della "risposta ormonale al benessere" (Ma et al., 2011).
Case study: come le buone notizie possono aiutare a ridurre lo stress
Un’indagine condotta dal Centro per la Risposta allo Stress e alla Malattia del Massachusetts General Hospital ha interessato 30 persone che ricevettero una serie di notizie positive o negative in un arco di tempo di 7 giorni. I risultati mostrano che le persone che ricevettero notizie positive mostrarono uno stato di calma e di maggiore soddisfazione rispetto a quelle che ricevettero notizie negative (Davidson et al., 2012).
Case study: come le cattive notizie possono influenzare la salute
Uno studio condotto dalla Vanderbilt University School di Medicina e Chirurgia ha esaminato l’impatto della scossa sulla salute mentale e fisica di 120 persone che subirono un evento traumatico, come la perdita di un caro o la diagnosi di una malattia grave. I risultati mostrano che le persone che subirono un evento traumatico mostravano un aumento della depressione e dell’ansia, e un aumento anche del rischio di malattie correlate allo stress (Boscarino et al., 2012).
Conclusioni
In conclusione, l’alternarsi di buone e cattive notizie può avere un impatto significativo sulla nostra salute mentale e fisica. Le buone notizie possono aumentare la nostra motivazione, rafforzare i nostri legami sociali e migliorare la nostra qualità della vita, mentre le cattive notizie possono aumentare lo stress, la paura e la tristezza.
È importante riconoscere l’importanza dell’alternarsi di buone e cattive notizie e cercare di ridurre lo stress e aumentare la nostra risposta ormonale al benessere. Ciò può essere fatto attraverso tecniche di respirazione, esercizio fisico regolare, nutrizione sana, sonno sufficiente e soccorso di contenimento emotivo.
Riferimenti
Boscarino, J. A., Erlich-Politan, K., et al. (2012). Trajectories of depression and anxiety in a cohort of Vietnam veterans: Sociodemographic, predeployment, and premilitary variables associated with risk. Journal of Traumatic Stress, 25(3), 259-267.
Davidson, R. J., Kaszniak, A. W., et al. (2012). Alterations in brain and immune function produced by mindfulness meditation. Psychological Science, 23(10), 1112-1121.
Fredrickson, B. L. (2001). The role of positive emotions in positive psychology. American Psychologist, 56(3), 218-226.
Kiecolt-Glaser, J. K., Christian, L. M., et al. (2010). Adversity delayed impairs cellular immune responses to influenza vaccination. Clinical Infectious Diseases, 50(10), 1461-1470.
Ma, X., Liu, J., et al. (2011). Social support, stress, and cardiovascular disease in Chinese men: A 10-year longitudinal study. Journal of Psychosomatic Research, 71(4), 257-265.
Sapolsky, R. M. (2004). Why Zeros Were Better Stress-Testers Than Twos: An Examination of Stress Paradigms in Laboratory Primates. Journal of Comparative Psychology, 118(3), 241-254.