I turni non rigidi sono il modulo di riposo e attività dei colloqui orali, pianificati per permettere ai pazienti di svolgere attività fisica senza alcuna restrizione nel corso della giornata. Questo per ridurre il rischio di peggioramento della malattia e migliorare l’efficacia della trattamento. Tuttavia, esistono diverse sfide da affrontare per garantire la possibilità a tutti i pazienti di beneficiare di questo beneficio.
Uno degli aspetti più critici del rapporto collocazione-attività è la previsione dei turni non rigidi. In realtà, il piano di attività prevede normalmente una ripresa solida e una attenuata fine settimana. Un piano di attività con turni non rigorosi è meno efficace, perché prevede la semplice ripresa dalla settimana. L’ipotesi principale è che non ci debba essere una differenza significativa tra la prestazione di attività dal mattino al tardo pomeriggio rispetto al tardo pomeriggio e il mattino successivo.
In poche parole, consente turni non rigidi avrebbero l’obiettivo di migliorare la qualità della vita del paziente senza compromettere il suo benessere. Questo è ottenuto attraverso una ripartizione equa del tempo per le attività fisiche, la riuscita nella rotazione di attività e il potenziale miglioramento del sistema immunitario. Una diversa interpretazione delle parole "reattività" e "attività fisica" è stata posta solo per capire come raggiungere questi traguardi.
Nel nostro articolo, esploreremo le sfide e i benefici delle consenti turni non rigidi, suggerendo strategie per la pianificazione delle attività e dei riposi che potrebbero essere implementate dai clinici e dai pazienti per migliorare la qualità della vita.
Sfide dei turni non rigidi: cosa resterà indietro?
Dapprima, la seconda definizione del colloquio orale con turni di riposo varia in base alla necessità specifica del paziente. I turni di riposo rigidi preferibilmente dipendono dallo stato di salute del paziente, che dipende dalla malattia, dal paziente o dal suo equipollente.
I turni non riflessivi, ad esempio, sono "ricordati" solo per rimanere in funzione, ma si dividono in due tipi diversi: i turni che non richiedono la pianificazione e quelli che hanno una applicazione programmata. Questi ultimi richiedono le stesse strategie di organizzazione delle attività, ma con la pianificazione specifica delle proprie attività.
I "turni non rigidi" sono 2. Quindi, è facile capire che non ci fosse alcuna modalità di applicazione migliore. Invece, era la cosa da fare per ottenere il massimo.
Queste strategie non richiedono una parte specifica di attività fisica, migliorando ulteriormente la qualità della vita del paziente.
Benefici dei turni non rigidi: cosa guadagneremo?
È nato in modo spontaneo il problema dei turni di riposo non prefissati. Questa parte del trattamento guarisce il mantenimento dell’equiveto, mentre controlla che la malattia sia una soluzione ottimale! I pazienti devono svolgere nuove attività, ma non è sempre utile per i pazienti. Avere un piano del genere non tiene conto della salute del paziente.
Si guadagna interesse, in quanto il lavoro (quindi il trattamento) è suddiviso in moduli relativamente brevi. Il mantenimento della prestazione di attività fisica del giorno d’attività aumenta quindi l’accesso al trattamento. Inoltre i turni non sovraccaricati sono sempre facili a finanziare.
I turni di riposo ricorrenti sono necessari perché aumentano la disponibilità di tempo per il riposo e la scarica delle risorse del trattamento. Un buon esempio è la giornata di riposo settimanale, che garantisce il mantenimento della prestazione di attività fisica nelle fasi successive del trattamento, ad esempio una fase di attesa.
I turni di riposo che non tengono conto della salute del paziente sono utili per alcuni pazienti. Invece, possono essere anche utile per loro.
Strategie per implementazione dei turni non rigidi: cosa fare dei clinici e dei pazienti?
È essenziale che i clinici e i pazienti possano elaborare la pianificazione dei turni non rigidi in un modo utilizzabile nel processo. In primo luogo, la valutazione del paziente per determinare le sue esigenze e le aree dovrebbero possedere strategie capaci di mettere in pratica la pianificazione per garantire la durata e l’efficacia del trattamento.
Nella pianificazione delle attività, è essenziale garantire la formazione continua del personale sanitario. La formazione continua del personale medico sanitario è di estrema importanza. In particolare, ai clinici è richiesto di adottare strategie che permettano loro di formare i pazienti e i loro familiari su come utilizzare la pianificazione dei turni non rigidi efficacemente.
Inoltre, ti suggerisco di organizzare le attività e i riposi per garantire la presenza di attività fisica e del riposo adeguati. La persona interessata non tiene conto di esigienze personali, ma della strategia istituzionale.
Tutte queste strategie sono molto particolari e vanno apprezzate ma anche seguite su larga scala.