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Consente Alle Neomamme Di Andare A Lavorare

In Italia, la decisione di tornare al lavoro dopo la maternità è un momento cruciale per la costruzione del futuro professionale e finanziario di una madre giovane. Tuttavia, la maggior parte delle ricerche evidenzia che le donne italiane restano spesso fuori dal mercato del lavoro per diversi anni dopo la nascita. In base a uno studio pubblicato nel 2020 dalla Banca Dello Sviluppo Italiano, solo il 25% delle donne con figli piccoli (0-4 anni di età) lavorano rispetto al 43% delle donne senza figli.

In questo articolo, analizzeremo gli aspetti che consentono alle neomamme di tornare al lavoro e quali sono le difficoltà concrete che esse incontrano. Stiamo parlando di consente alle neomamme di andare a lavorare.

Consente alle neomamme di andare a lavorare

Il successo delle donne nella ripresa lavorativa è influenzato da diversi fattori, tra cui la società che le circonda e le persone con le quali interagiscono. Esistono molte motivazioni che possono contribuire a rendere più difficile per le donne tornare al lavoro dopo la nascita.

Nel 2019, la Conferenza della Nazionale del CLAN (Coordinamento per le Libertà delle Donne in Italia) ha pubblicato una serie di raccomandazioni che potrebbero aiutare a rendere il lavoro più adatto e facoltativo per le donne e le madri. Tra di esse, emerge come esistono diverse risorse e servizi pubblici che devono essere messi a disposizione del pubblico. Manca pure in Italia un sistema social giustificato e adeguato.

Aspetti positivi e sfide

Esistono diverse sfide per le donne che hanno deciso di tornare al lavoro dopo la nascita. Tra le principali, vi sono:

  1. Cure parentali: il sistema delle cure parentali è ancora più difficile per le donne di quelli dei bambini. Tuttavia, l’articolo 4 della Costituzione afferma che "ogni cittadino ha diritto al rispetto della sua privata vita familiare". L’ordinamento italiano ha lavorato sull’istituzione di periodi di fermata assoluta ai genitori (dal 2017) e di altre misure per favorire il tuttofare nella vita lavorativa;
  2. Svantaggi economici: le donne tendono a ricevere un salario inferiore rispetto agli uomini di pari grado di istruzione e esperienza lavorativa. Secondo un’analisi del 2022 dell’Istituto Fiorentino di Ricerca Sociale, le donne lavoratrici possono risultare colpite in termini di reddito da più anni rispetto agli uomini.
  3. Caratteristiche del lavoro: il lavoro è spesso subordinato alle condizioni sociali necessarie per evolversi, senza un sistema di servizio esteso che faccia al caso di una madre con i figli.
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Soluzioni e politiche per tenderli a realizzare

L’obiettivo dell’articolo è da un lato racchiudere le cause per tenderle a realizzare e dall’altro analizzare le politiche avrebbero messo a disposizione l’organizzazione collettiva di lavoratori.

  1. Instaurare la parità salariale: il pagamento uguale per lavoratori aventi lo stesso grado di istruzione e esperienza lavorativa è la regola più generale richiesta nel 2022 da molte associazionie di massa;
  2. Creare opzioni flessibili di lavoro. Questo ha come obiettivo di individuare l’idoneità dell’allievo di un centro scolastico e di consegnarlo alle case dei genitori per traspaniare le figure nel loro lavoro o attività
  3. Aumentare la copertura e la qualità del sistema delle cure parentali: esistono diverse strategie assicurate per renderle più efficaci e favorevoli per il lavoro dei genitori.

Consente alle neomamme di andare a lavorare

La ripresa lavorativa di una madre giovane è un processo che richiede tempo, pazienza e supporto. Sebbene non ci siano soluzioni definitive affinchè un’impresa potesse gestire e dare risorse al sistema delle cure parentali o facilitare il tuttofare nella vita lavorativa, l’importanza di creare un ambiente lavorativo accogliente e inclusivo non può essere smentita. La tutela e supporto delle donne si rende fondamentale per creare un futuro migliore per i giovani italiani.