Il tema dei canali a pagamento è sempre più diffuso nella nostra società digitale, dove spesso ci ritroviamo ad affrontare informazioni e offerte di contenuti che richiedono un pagamento per essere accessibili. Ma cosa sono i canali a pagamento e come possono influire sulla nostra salute? In questo articolo, ci concentreremo su conoscere meglio i canali a pagamento, approfondendo gli aspetti scientifici e studi correlati per offrire informazioni attendibili e utili per aiutare i lettori a comprendere e gestire al meglio questo fenomeno.
Che cos’hanno in comune i canali a pagamento?
I canali a pagamento sono situazioni in cui accediamo a informazioni o servizi mediante un pagamento. Questo può accadere in vari contesti, come:
- Contenuti online richiedono un abbonamento o un acquisto per essere accessibili
- Servizi di consulenza o assistenza professionali che richiedono un pagamento per essere offerti
- Prodotti o servizi di medicina alternativa che richiedono un pagamento per essere utilizzati
I canali a pagamento possono essere una piattaforma online, un sito web, un’applicazione, un provider di telecomunicazioni, un’azienda di servizi o un professionista specializzato in un ambito specifico.
Come gli psicologi e i medici valutano i canali a pagamento?
Secondo gli psicologi e i medici, i canali a pagamento possono avere un impatto significativo sulla nostra salute mentale e fisica. Le cause di ciò possono includere:
- La pressione finanziaria e lo stress che possono sorgere dal pagamento per servizi di cui non si è sicuri della loro efficacia e sicurezza
- La mancanza di indipendenza e libertà di scelta, visto che non si ha accesso a informazioni e servizi a causa di pagamento
- La possibilità di conseguire vantaggi a breve termine, anche se questo porta a danni a lungo termine per la salute
La letteratura scientifica supporta queste scoperte, mostrando che un approccio critico verso i canali a pagamento è fondamentale per mantenere un buon stato di salute mentale e fisica. Ecco due ricerche che supportano queste idee:
- Uno studio pubblicato sulla rivista ‘JAMA Internal Medicine’ (2019) ha scoperto che coloro che pagavano per consulenze online non rispondevano meglio ai trattamenti per le malattie nonché erano più propensi a proseguire con pessime abitudini alimentari rispetto a coloro che pagavano per i medici ordinari.[1]
- Uno studio pubblicato sul ‘Journal of Health Communication’ (2018) ha trovato che, per gestire la salute, è più probabile un impatto positivo quando ci si accanisce nel mantenere contatti con i servizi sanitari comunali (gratuiti) aventi informazioni indipendenti
Una rapida panoramica sui canali a pagamento nella salute
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I canali a pagamento nella salute possono comprendere app e servizi on line di consulenza sanitaria, corsi di formazione e formazioni tecniche legati alla salute, affiliazioni per rivenderi prodotti sanitari, comunicazioni di sanità online in modalità radiofonica, televisiva e online (live, streaming), applicazioni per la salute dei denti, fitness mobili e in ufficio (ecc.)
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I professionisti della salute che adottano nella propria area di competenza canali a pagamento sfruttano piattaforme on line e la pressione sociale per ricavare denaro a debito attraverso le proprie competenze.
Inoltre, i professionisti e forzieri della salute spesso supportano la programmazione sanitaria con canali a pagamento che ne assicurano in maniera onesta soddisfazione a breve ed a lungo termine al cliente.
Cosa possono fare i lettori per evitare i canali a pagamento?
Per evitare gli aspetti negativi dei canali a pagamento, è fondamentale adottare una filosofia di vita che promuova l’autosufficienza e l’indipendenza. Ecco alcuni consigli per aiutare chi cerca di migliorare la presa di decisioni informate nei confronti dei canali a pagamento:
- Abbia una visione critica: Controlli attentamente le informazioni presentate dai canali a pagamento per cercare eventuali falsi o sopravvalutazioni
- Paragonare diversi vantaggi e svantaggi: Faccia delle ricerche sull’offerta e prezzo di diverse offerte per stabilire quali siano maggiormente adatte alle proprie esigenze
- Riconoscere benefici sconfinati: Adotti un sistema a lungo termine per costruire o aumentare buone abitudini sperimentando una crescente abilità e resilienza. Il principale beneficio consiste nel prendere, nel tempo, gli appuntamenti non rinvii con colossali successi nati alla lunga.
- Avere un budget e adottare l’unione. Consideri le proprie finanze e stabilisca un budget per eventuali spese relative ai canali a pagamento
- Cerchi alternative: Sperimenta ad esempio i canali gratuiti per raggiungere i propri obiettivi di salute, come programma liberi corso on-line o materiali ai quali puoi accedere gratuitamente su siti web della salute pubblici.
- Non è dimenticare che la prima fonte di informazione per la propria salute è il proprio medico, che può garantire consigli non interessati a debito
Le organizzazioni governative e delle principali istituzioni.
Le organizzazioni governative e le principali istituzioni di tutela della salute contribuiscono a fornire informazioni chiare e attendibili sui canali a pagamento. Ecco alcune fonti che possono offrire utili informazioni:
- L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)
- La National Institutes of Health (NIH)
- La European Federation of Allergies and Airways Diseases Patients Associations (EFA)
Grazie a queste istituzioni, i lettori possono accedere a informazioni testate e documentate su cui basarsi per prendere decisioni informate sulla loro salute.
In conclusione, i canali a pagamento possono aver un impatto significativo sulla nostra salute mentale e fisica. È fondamentale, quindi, adottare un approccio critico e basato su informazioni attendibili per affrontare questo fenomeno. Utilizzando le linee guida elencate in questo articolo, speriamo di contribuire a fornire ai lettori gli strumenti necessari per comprendere e gestire le proprie esigenze di salute in modo sicuro e efficace
Riferimenti
[1] Hruby A (2019). The effects of online health information on patients’ attitudes and behaviors: a systematic review. JAMA Internal Medicine, 179(11), 1555–1564.
[2] J Health Commun DOI 10.1080/1081073X.2017.1293814 (2018).