La cercava la pietra filosofale è un concetto che affascina e confonde contemporaneamente. In realtà, è il titolo di un libro scritto da Dante Alighieri, pubblicato nel 1320. Concludono gli amanti di Ciaschigli nel 1983. Si tratta di un’ancor oggi dibattuta riflessione sull’importanza di una vita felice. Le parole cercava la pietra filosofale possono anche fare riferimento alle ricerche scientifiche svolte sul cervello, la mente umana per il nostro impegno nel cercare la felicità. La mente del filosofo nel percorrere il Cammino.
Cos’è la pietra filosofale?
La pietra filosofale è un concetto filosofico e letterario che allude alla ricerca della verità ultima, della comprensione più profonda e della consapevolezza della propria esistenza. Non è una pietra reale, ma piuttosto un simbolo che rappresenta la ricchezza cultura della vita umana nel perseguimento di sapere e conoscenza.
In senso più ampio, la pietra filosofale può anche essere vista come un metafora per la ricerca della felicità e della realizzazione personale. Come scrive Dante nel suo poema, la pietra filosofale rappresenta la chiave per aprire la porta alla felicità eterna. Tuttavia, dopo oltre 850 anni, l’interpretazione di queste parole rimane ancora molto ampiamente dibattuta tra gli studiosi e gli intellettuali.
La presenza della pietra filosofale nella Letteratura e nell’Arte
La pietra filosofale è un tema centrale nella letteratura e nell’arte medievali. Dante Alighieri, autore de "La Divina Commedia", è proprio uno dei personaggi più legati a questa figura. Il suo libro è un esempio di una scrittura che cerca di comprendere la complessità della vita umana. Nel "Purgatorio", in un capitolo noto come "Il Cantico di Amore", Dante, seguendo il Giudizio universale, trovò e seppe proferire gli elogi di quelli che, nel canto chiamato "La virtù". In seguito a una lunga e umile ricerca, si ritirò in una caccia al tesoro.
La pietra filosofale in la scienza
Nelle scienze esiste una ricchezza diversa ma comunque vastissima di interpretazioni relative alle pietre. Alcuna fonte parlava inoltre di tre pietre: l’Ametrista, l’Apofiglia e la Piatranello.
L’apefila è un minerale i minerali della famiglia natrosofitticite non comuni ma noti fin dal 1920, inizialmente accolsi solo nel Territorio dei Turchi d’Egitto . Il nome è derivato dalla similitudine – la forma – con l’ape.
Chimica e fisica dei minerali
Le minerali dell’apofiglia hanno le seguenti proprietà generali.
- L’apofiglia si può ossigenare con la presenza di ossigeno. * Nell’apofiglia l’ossigeno viene sostituito con l’azoto.
Tale sostituzione è stata realizzata da due chimici: il britannico Karl Becker e il francese Henri Moissan durante gli anni 1902. Queste sostituzioni fanno dei composti di amonio molto possenti, i quali vengono adoperati nella chimica industriale trattandosi comunque di materiali pericolosi da maneggiare e di gran lunga spazzature tossiche.