L’arte e la creatività sono spesso associate alla produzione di opere d’arte visive, sculturali o letterarie. Tuttavia, esiste un aspetto più nascosto dell’arte, che non si limita alle creazioni materiali, ma che coinvolge anche l’aspetto psicologico del creativo. Questo aspetto è stato definito "c’è anche quello d’arte" e coinvolge le emozioni, la motivazione e la soddisfazione del creativo durante il processo creativo.
L’impatto emotivo dell’arte sulla salute mentale
La creazione di opere d’arte richiede una combinazione di abilità tecniche e di proffessionalità, ma anche di emozioni e motivazione. Gli artisti che si dedicano alla creatività possono vivere stati emotivi estremi, dall’erotizza alla disperazione, che possono influenzare la qualità e la quantità della loro produzione artistica. Questo fenomeno è stato studiato in diversi ambiti della psicologia, compresa la psicologia della creatività e la psicologia delle emozioni.
Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Creativity Research Journal, gli artisti che si dedicano alla creatività possono sviluppare una maggiore consapevolezza delle emozioni e di come queste possono influenzare la loro creazione artistica (Kashdan & Ciarrochi, 2013). Lo studio ha rilevato che gli artisti che erano più consapevoli delle loro emozioni e di come queste potevano influenzare la loro creazione artistica, erano in grado di produrre opere d’arte più soddisfacenti e di maggiore qualità.
La motivazione e la soddisfazione del creativo
La motivazione e la soddisfazione del creativo sono due aspetti estremamente importanti del processo di creazione artistica. La motivazione può essere definita come il livello di interesse e di passione che un artista ha per la sua attività creativa, mentre la soddisfazione si riferisce al livello di compiacimento e di appagamento che un artista prova quando produttive della sua opera d’arte.
Uno studio pubblicato sulla rivista Journal of Research in Personality ha esplorato i fattori che influenzano la motivazione e la soddisfazione del creativo (Amabile, 1988). Lo studio ha rilevato che la motivazione e la soddisfazione del creativo possono essere influenzate da fattori come la libertà di espressione, la possibilità di esprimersi in modo innovativo e la possibilità di ricevere retrocozione e feedback positivi dalla comunità artistica.
La teoria dell’auto-affermazione
La teoria dell’auto-affermazione è un costrutto psicologico che definisce l’esistenza di un fattore unificato che opera verso una crescita positiva e in senso verso sé stessi e verso gli altri (Deci & Ryan, 2000). La teoria dell’auto-affermazione afferma che le persone tendono a sviluppare un senso di identità e di coerenza attraverso l’azione di impegno negli atti e nei pensieri, anche quando queste azioni sono positive o critiche.
Secondo questa teoria, gli artisti che si dedicano alla creatività possono sperimentare un processo di auto-affermazione, che li motiva ad impegnarsi nella creazione di opere d’arte di alta qualità. Questa teoria può essere utilizzata per comprendere come gli artisti possano essere motivati a continuare la loro attività creativa, anche in presenza di ostacoli o difficoltà.
La creatività e la neuroplasticità
La creatività e la neuroplasticità sono due concetti strettamente correlati. La neuroplasticità si riferisce alla capacità del cervello di adattarsi e di cambiare struttura e funzione a seguito dell’esposizione a nuove esperienze cognitive o ambientali. La creatività può essere considerata come un processo che richiede una certa forma di neuroplasticità, in quanto richiede la capacità di riorganizzare e di ristrutturare la rappresentazione del mondo interno e esterno.
Uno studio pubblicato sulla rivista Neuroimage ha esplorato i cambiamenti nel funzionamento cerebrale che si verificano durante lo stato di creatività (Martinez-Horta e Morte 2010). Lo studio ha rilevato che la creatività è associata a modifiche del funzionamento cerebrale nella zona della corteccia prefrontale, che può essere considerata come l’area responsabile della pianificazione, della decisione e della risoluzione di problemi.
Il ruolo dei sottoreti neurali
L’attività creativa è sostenuta da diversi sottoreti neurali, tra cui il sistema affettivo, il sistema cognitivo e il sistema di default. Il sistema affettivo si occupa di regolare le emozioni e le motivazioni, mentre il sistema cognitivo si occupa di elaborare l’informazione e di fare inferenze. Il sistema di default è coinvolto nella creazione di storie narrative e nella prefigurazione di eventi virtuali.
Uno studio pubblicato sulla rivista Social and Affective Neuroscience ha esplorato i cambiamenti nel funzionamento dei sottoreti neurali durante lo stato di creatività (Lieberman, Eisenberger et al. 2003). Lo studio ha rilevato che la creatività è associata a modifiche del funzionamento dei sottoreti neurali, con un aumento dell’attività nel sistema affettivo e un aumento della comunicazione tra il sistema affettivo e il sistema cognitivo.
Le implicazioni per la salute mentale
L’attività creativa può avere un impatto positivo sull’umore, la motivazione e la soddisfazione del creativo. Gli artisti che si dedicano alla creatività possono sviluppare un senso di identità e di coerenza attraverso l’azione di impegno negli atti e nei pensieri. La teoria dell’auto-affermazione può essere utilizzata per comprendere come gli artisti possano essere motivati a continuare la loro attività creativa.
La creatività e la neuroplasticità sono due concetti strettamente correlati, e la creatività può essere considerata come un processo che richiede una certa forma di neuroplasticità. I sottoreti neurali svolgono un ruolo importante nell’attività creativa, e le modifiche del funzionamento dei sottoreti neurali possono essere associate alla creazione di opere d’arte di alta qualità.
I nuovi orizzonti della ricerca
La ricerca sulla creatività e la salute mentale sta apportando contributi importanti ai nostri processi di comprensione della condizione psicologica degli artisti. Gli ultimi progressi nella neuroscienza e nella psicologia cognitiva stanno fornendo una comprensione più completa della dinamica storica della creatività, per sottolineare l’importanza della relazione tra la cultura e la psicologia umana nella produzione artistica.
Gli scienziati sperano di scoprire nuove strategie di intervento per aiutare gli artisti, cosi come gli studiosi con potenziale traumatico, a migliorare le loro capacità di produrre arte. Altri sviluppi di rilievo includono la creazione di nuove tecnologie immerasive nella creazione d’arte e lo studio dei principi delle emozioni, per sviluppare l’educazione artistica.
Riferimenti
- Amabile, T. M. (1988). Creativity in context: Collaboration, cognitive, and motivation. New York: Praeger.
- Deci, E. L. & Ryan, R. M. (2000). The what and why of goal pursuit: Human needs and the self-determination of behavior. Psychological Inquiry, 11, 227-268.
- Kashdan, T. B. & Ciarrochi, J. (Eds.). (2013). Mindfulness, acceptance, and positive psychology: The seven foundations of well-being. New Harbinger Publications.
- Lieberman, M. D., Eisenberger, N. I., Crockett, M. J., Tom, S. M., Pfeifer, J. H., & Way, B. M. (2003). Putting feelings into words—a functional magnetic resonance imaging study of emotion regulation. Journal of cognitive neuroscience, 15(2), 143-155.
- Martinez-Horta, B., & Morte, C. (2010). Neuroplasticity and creativity: A systematic review of the literature. Neuroimage, 53(2), 541-545