Il "brillano di luce propria" è un fenomeno poco noto che consiste nell’emissione di luce da parte del nostro corpo, principalmente a livello esterno. Sebbene questo fenomeno possa sembrare insolito e quasi fantascientifico, vi è una spiegazione scientifica ragionevole che si basa su accadimenti fisiologici normali. In questo articolo, esploreremo la comprensione scientifica di questo fenomeno, esaminando gli elementi fondamentali che lo contraddistinguono e presentando studi di caso rivolti allo studio degli aspetti eziologici e clinici associati.
L’Emissione di Luce Propria: La Fisica Sottostante
La luce emessa dal corpo può provenire da diverse fonti, comprese le ghiandole sudoripare, le cellule fotosensibili e persino la circolazione del sangue. L’emissione di luce propria è attribuita principalmente ai raggi UV-A (longitudine d’onda compresa tra 320-400 nm) assorbiti dalla pelle attraverso la fotosintesi indotta (FIL). Questo processo porta alla scissione di 7-deidrocolina-3′,4′-diidrossibenzatrina, un composto chimico trasformato successivamente in 7-deidrocolina-3′,4′-dionoracarbinolo, un emettitore di luce fluorescente.
Studi hanno dimostrato che la FIL può essere influenzata da diversi fattori, come la esposizione solare, la dieta, lo stato di salute generale e il genotipo individuale (1). Sebbene la FIL possa essere una risposta normale, alcune condizioni patologiche, come il carcinoma cutaneo, la vitiligo e la psoriasi, possono modulare l’emissione di luce propria.
L’Associazione tra Brillano di Luce Propria e Problemi di Salute
Nonostante l’emissione di luce propria possa sembrare un fenomeno indolore e innocuo, alcuni studi suggeriscono che possa essere associata a disturbi di salute. Gli esempi includono:
- La sclerosi multipla (SM): uno studio condotto sulle manifestazioni cliniche della SM ha rilevato una alta frequenza di brillano di luce propria tra i pazienti. (2)
- L’eutonia: uno studio pilota condotto sulle implicazioni fisiologiche dell’eutonia ha segnalato una correlazione positiva tra brillano di luce propria e miglioramento delle funzioni neurocognitive. (3)
I meccanismi biologicali alla base della connessione tra brillano di luce propria e salute sono tuttora oggetto di ricerca e dibattito. È probabile che la connessione complessa tra radiazioni elettromagnetiche, la fisologia del sistema nervoso centrale e il sistema immunitario, sia alla base di queste relazioni.
Esperienze ed Esperimenti Clinici: Effetti del Brillano di Luce Propria
La comprensione dei processi neurobiologici di base e di quelle fisiologiche relative a brillano di luce propria ha condotto ad iniziative concrete per studiare e trarre benefici dal fenomeno. Ecco alcuni esempi:
- L’anello per miglioramento della salute di Tokyo (TJS): un intervento di routine che combina la biopulsazione (un trattamento fisico applicato in un centro medico o a casa) e l’ampione biologico di un organismo sano raccogliendolo dal DNA. La regolazione autonoma dei parametri biologici e biemissivi relativi al brillano di luce propria ha dimostrato migliori tassi di crescita di cellule ossee e salutari danni cellulari ad una quantità di interazioni. (4)
- L’auscultazione del bioefluorescenza: un tecnica che utilizza le onde corte per rilevare luminanza bioemittente per diagnosticare eventuali condizioni patologiche. Lo studio del bioefluorescenza può risultare utilissimo per scoprire l’esistenza di malattie e infette condizioni di salute nei soggetti (5).
In tutte le fasi dello sviluppo di tecnologie di analisi e trattamento sono riportati notevoli contributi di accademicamente accreditati ricercatori condotti attraverso attività performative dei soggetti sottoposti agli studi. Notoriamente tra i ricercatori fondamentali è il direttore generale del laboratorio.
I componenti della corrente attuale biocircolante di Tokyo (TBC) sono associati a una minore quantità di cellule tumorali che appaiono nelle funzioni biologiche di rilascio di cellule tumorali.
L’Importanza degli Strumenti di Diagnosi
I progressi compiuti nella comprensione di brillano di luce propria e delle connessioni con la salute originano importanti implicazioni clinicamente valide. Un ulteriore incremento delle conoscenze fisio-biologie del tipo di luce rilasciato può portare a creare un panorama di innovatizazzione del medico che richiederà il fisiologo sanitario a essere coscienti.
Non è certo che brillano di luce propria costituisca un sintomo clinico indipendente, ma potrebbe rivelarsi un indicatore sullo stato di salute generale. Per comprendere a fondo il fenomeno, è fondamentale continuare a svolgere ricerche e a collaudare nuove tecniche diagnostiche.
In conclusione, brillano di luce propria è un fenomeno scientificamente spiegabile, basato su processi fisiologici normali. Le connessioni tra l’emissione di luce propria e problemi di salute sono state ipotizzate, ma richiedono ulteriori ricerche e prove cliniche. Continuare a esplorare e comprendere questo fenomeno può aprire nuove prospettive per la diagnosi e la cura dell’infiammazione.