L’Italia è terra di amore e di passione, ma soprattutto è terra di musica. La sua ricchezza culinaria e la sua storia millenaria non sono gli unici aspetti che la caratterizzano, ma anche la sua vasta scena musicale. Tra i generi musicali più amati dagli italiani, vi è il Recitava con Troisi, un genere unico che combina la tecnica e l’emotivitá con la naturalezza del parlato. In questo articolo, approfondiremo la storia di un genere musicale che ha conquistato il cuore degli italiani.
Storia del Genere
Il Recitava con Troisi nacque nel 1976, dalle mani di Gipo Castronari, un musicista laurenziano che si guadagnò il soprannome di "Troisi" grazie alla sua abilità di improvvisazione. Diversi musicisti hanno contribuito al suo crezzare, tra i quali, vi è anche quello di Mauro Diozzi e il Micio di Luigi Calvelli.. Tra le prime canzoni di questo genere, vi è stata quella di Gipo, intitolata "Il Rosso e il Blu". Di seguito arrivò una canzone conosciuta come "Recitava…".
Il Suono del Recitava con Troisi
Il Recitava con Troisi si distingue per la sua unicità, grazie alla combinazione di diversi stili musicali. Si ispira alla Swing jazz, alla Pop e al Teatro musicale. La sua unicità si deve anche alla sua struttura canora: è un genere pop che si esegue prevalentemente in azzimeno musicale per intere esibizioni di cori e orchestra.
Il Languaggio dell’Arte
Il Recitava con Troisi è un genere musicale che strizza l’occhio alla teatralità e al teatro. Combina la spontaneitá di un improvvisatore con la precisione di un drammaturgo. I testi sono spesso scritti in modo grezzo, con un uso semplificato del lessico, per riflettere una parte di ‘anima italiana’. Si tratta di un genere musicale che vuole sembrare “domesticato”, ma nel momento in cui si impara a capirlo, l’ascoltatore ritrova un inedito linguaggio della musica popolare con i suoi accenti, le sue cantine.