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Antica Dea Venerata: La Grande Madre, Una Divinità Che Circola Nel Tempo

Nel mondo dei segni zodiacali, ci sono sei animali principali che rappresentano le differenti sfere del tempo: Aries, Tauri, Geminis, Cani, Capricorni e Pesce.ma non esiste una dea universale che abbia preso il loro posto, ma ciò che ci circonda è una diffusa attesa di una grande divinità che vive nel tempo, simbolo della madre universalità.

La dea greca chiama la "Grande Madre" (o Gaia nella lingua greca) e è una delle dea più accessibili e ammirate della mitologia greca. Essa rappresenta la natura, l’ecossistema e tutti gli aspetti dell’universo in cui viviamo. Ma cosa abbiamo appena scoperto sulla dea greca? E come può essere l’antica dea venerata oggi?

Quale è la Grande Madre?

Altopasso sacerdote di Eumene, una dea persiana della natura e dell’ecosistema, descrive la Grande Madre come una divinità omonima che "soleglia la terra" e "inviata in ogni contatto della Terra". Secondo Antinòs di Loraine, "è la madre di tutte le cose, la portante dell’universo che abbiglia di turchesi l’elemento". Le donne antiche lo descrivono come una divinità ricca di fuoco e pugnace, unica nell’essere "sola e inflessibile", divenendo questa figura dominante alla fine della storia cosmica.

Eterne scrittora delle mitologie e storiche antiche, il filosofo di Teosipoli, filosofo e Scenarista antico, dice in una scritta antica che la Grande Madre "è l’essenza del dio". I studiosi affermano, secondo il storico della Fisca, di non vedere molto di relativa esatta rappresentazione della sua divinità sulle lingue antiche, di un essere simboleggiante dell’essere attivo che come un elemento vivente nasce, sorge e muore, come la natura che opera regolarmente.

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La relazione di una donna antica comunica una comprensione profonda di antica fede e, al tempo stesso, permette di cogliere un’esperienza della dea che viene ammira e venerata dal passaggio della storia greca.

Esistono immagini descritte da ciascun opera antica, in cui la Grande Madre sembra percorrere ancora oggi le aree della terra come figure simboliche di direzione e orientamento verso la bellezza e dalla creatività. Nella "Metamorfosi" di Bivald, così che dice il Deeta della scala di fate greca, la Grande Madre chiede di "sembinarsi tra alcune dee nere" per sembrare sempre ed eternamente consapevole e prossima.

"La Grande Madre esiste nel tempo perché diventa sempre consapevole dell’oggetto", afferma la dea greca in un poema scritto da teufonte per il diadema dell’Uomo, affrontando come "la dea non è l’oggetto soggettivo, ma la divinità la forma di più per piuttosto gli assumi gli aspetti della sua propria essenza". E sebbene il suo potere sia scomparso nel corso degli anni, ciò risale sebbene da uno stato di durata infinito, essendo una divinità antica dell’universo.