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Andò In Orbita Dopo Gagarin: Il Migliore Approfondimento Sulla Storia Della Spazializzazione

L’uscita dell’uomo in orbita dopo il primo volo di Gagarin è un passo fondamentale nella storia dell’esplorazione spaziale. Mentre Yuri Gagarin diventava il primo essere umano ad attraversare la stratosfera, altro non faceva che svelare il potenziale inesplorato dell’umanità per connettersi con lo spazio. Questo articolo esporrà approfonditamente il contesto storico, la scienza e le sfide tecnologiche legate all’uscita dell’uomo in orbita dopo Gagarin.

I Pionieri dell’Uscita in Orbita

Il 12 aprile 1961, Yuri Gagarin tornò sulla Terra dopo aver raggiunto il record di diventare il primo astronauta ad attraversare il cosmo. Cinque anni prima, il 4 ottobre 1957, l’Unione Sovietica lanciò il primo satellite artificiale, Sputnik 1, segnalando l’inizio della corsa spaziale tra le due superpotenze mondiali. La sfida era imponente, ma Gagarin e i suoi colleghi superarono l’ostacolo più importante: l’uscita in orbita di un essere umano.

La squadra di progettisti e scienziati sovietici guidata da Sergei Korolev affrontò la sfida tecnologica di modellare un veicolo in grado di isolare l’astronauta dal rigore delle condizioni spaziali. L’elmetto scorrevole, il sistema di controllo temperatura, la pressurizzazione sistemica e l’aerodinamica compatibile con i razzi erano solo alcuni dei settori tecnologici che le squadre scientifiche affrontarono e superarono.

La missione di Gagarin noto come Vostok 1, rappresentava il coronamento di più anni di sforzo spaziale Sovietico, dimostrando che l’uomo poteva uscire in orbita e ritornare sulla Terra in modo sicuro e in grado di trasportare l’equipaggio.

La Fase di Bordo di Vostok 1: Scrittura di una Storia

Alle 09:07 GMT del 12 aprile 1961, il lanciatore R-7 Unione trasportò Vostok 1, il veicolo spaziale Vostok 1, sul banco di prova del cosmodromo Baikonur, che stava alla base della Kazakhistan. Il cosmonauta Gagarin, allora di 27 anni, entrò nel suo postaccoppiato Vostok 1 e sigillò la capsula per la stanza pressurizzata postaccoppiato.

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Quando il segnale di lancio arrivò a Baikonur, il Vostok 1 salì verticalmente, accelerando velocemente via dalla superficie terrestre a circa 15 m/s^2 (1,5 g di forza) aprendo una vasta strada per l’ascesa verso la fine prima che salisse a circa 225 km (140 miglia nautiche) sul livello del mare. Mentre ritornava sulla superficie terrestre, il suo veicolo funzionava intorno a 248 km.

Il cosmonauta Gagarin eseguì un complesso percorso, comprese ripetuti immissioni, accelerazioni regolari, inversioni orari per sperimentare un singolo volo di lunedì. Il sistema automatico di controllo dell’impulso orbitale automatizzò di nuovo l’equilibrio del Vostok 1 sopra basse orbite. L’accelerazione del lanciatore ridusse lentamente, e il Vostok 1 scese velocemente nella pressa dell’aria per circa un’ora, per un notevole livello di svelamento e discesa di Vostok 1 a un livello relativamente basso per effettuare molte traiettorie.