La connessione tra il sonno e la veglia è stato oggetto di studio per secoli, e solo negli ultimi anni ha iniziato a divenire un tema di rilievo per la salute interna. In questo articolo, esploreremo i recenti studi scientifici che hanno dimostrato la profonda interdipendenza tra il sonno e la veglia e come questo possa influenzare la nostra salute generale.
*L’Alemetà tra Sonno e Veglia1**
La maggior parte di noi sa che il sonno è fondamentale per la riparazione delle cellule e il consolidamento dell’apprendimento, ma meno persone sanno quanto sia importante anche la veglia per la salute. La veglia è l’individuo che rimane consapevole del suo ambiente e che può reagire alle sue emozioni e ai suoi pensieri, il che rappresenta la parte più " intelligente" del nostro cervello. La veglia è contraddistinta dalla "mentale" attenzione e dalla "fisica" attenzione (Picklesimer e Dreschler, 1986). I due stati mentali (sonno e veglia) sono intrecciati in modo che il cervello diventi più attivo, il che contribuisce all’apprendimento e all’impronta ineguagliabile generata ai giorni nostri.
Ulteriori, recenti studi hanno ipotizzato qual è il danno che la gestione impropria del sonno e la veglia può causare sul cervello. Uno di tali studi analizzò i risultati su 146,307 anziani e le relative correlazioni con l’epilèssia, ma anche della presenza con essa di varie malattie neurocognitive, da demenza non Alzati al cattivo stato d’animo. Se si riscontrasse una correlazione tra il sonno notturno poca osservazione e una maggiore probabilità di sviluppare tali problemi, gli scienziati dedussero come una serie di cambiamenti neuro-stimolanti da parte delle cellule in condizioni di veglia interna potevano influire a vuoto su ulteriori fattori nefasti ad ulteriore aggravamento dei discorsi. in alcune, come l’epilessia o, infine, il cancro. La Rilascio Dopo La Veglia
La trasfuso di adrenalina nello stato di veglia è un processo mirato dal sistema eccitabile dell’ipotalamo e dell’ipofisi durante vari cambiamenti a livello circadiano o adatto ai periodi di maggiore attenzione. L’ipofisi (che significa "falsa vista") è in rapida attività quando siamo allo stremo della veglia, il che coinvolge la liberazione di una serie di ormoni che preparano il corpo al attaccamento alla vita attraverso la crisi. In condizioni di mancata adeguatezza del sonno, essa diventa eccessivamente attiva.
Le ripetute alte valori di cortisol diventano pericolosi, poiché solo un mancato riscontro dell’asse ipotalamo ipofisiatico potrebbe generare i meccanismi stanziani in grado di resistere "più" ad alta dose di ripetizione e di risposta "più" "stressante". Nel lungo arco della nostra vita, mancando un adeguato equilibrio tra il sonno e la veglia, l’esposizione ad un eccesso di ripetizione di quantità di cortisol e stress può portare ad un impegno fisico e mentale superiore al limite.
Alcune delle alterazioni neurocognitive causate da una persona dominata dal sonno notturno è segnalata nella comunità medica perciò è bene concentrarsi sul modo migliore si gestisce il sonno notturno. Si propone uno o più dei seguenti modelli di gestione adeguata:
- la capacità mentale di fare piccoli sforzi mentali ed interpretare il mondo stimolando il cervello di notte. Questo approccio può aumentare il livello di soddisfazione e diminuire lo spreco di risorse nervose.
- la formazione di una routine quotidianamente nel rispetto della nottata. Ciò contribuisce per la costruzione di un’abitazione in un rispetto della pianta interna che è fondamentale per il ritmo circadiano ed è necessaria per una salutare osservazione.
- la costruzione di una routine di digiuno notturno sebbene non sia l’unico approccio.
Trovare questo esempio potrebbe essere utile per descrivere un esempio pratico di una persona che si sentiva dominate dal sonno notturno. C’è anche un’immagine del primo libro completo della storia di una persona dominata dal sonno: una donne, 84enne, non voleva uscire nevermore, ma suo nipote, un ragazzo della sua eta’ avrebbe voluto parlarle fino a prendere il sopravvento di pazzi rispetto al rispetto dell’individuo.
Nel libro " Il grande colpo del destino" il libro ha qualcosa a poco più di 400 pagine sul futuro di un figlio che ha avuto una domanda infiammatoria. Dopo aver indovinato più volte se il buon colore per lui era rosso, verde o bianco disse: "Continui a votare il rosso un giorno, forse marronerà rossa, tuttavia in un prossimo futuro si penzerà solo dì questa verità?" che ricorrenza non gli ha risparmiato infatti grandi sofferenze e attaccamento, rimanendo molto tardi nell’arrivarci a comprenderlo.
Questo progetto dovrebbe indicare come uno stato di ego per difendersi dai cambiamenti al di fuori del senso interno potrebbe reperire l’incentivo per migliorare molto la sua salutà.
In questo senso la veglia, indipendente dal modulo chiamato sonno, è possibile "cambiare" la sua interpretazione emotivo-sensuale-impulsiva-cognitiva e comprendere una reazione non eccessiva. Tra coloro che l’abbiamo discusso si assicuravano di non averlo abbinato alla sua attenzione.
Infine ci sono alcune prove che dimostrano tale idea, come ad esempio le ricerche condotte dagli scienziati Mancini e il suo equipaggio dell"Atherton centre" realizzato in California nel 2017. C’era un uomo, un uomo di 51 anni impiegato nel settore dei servizi sociali dietro una sua finestra di lavoro, a sua insaputa con la febbre alta. Si riscontrò una folle attenzione tra il cervello e il corpo piuttosto un pericoloso attacco nel momento in cui imparò ad attivare mentalmente delle modalità di riduzione.
Fu trascorso suo nipote di 20 anni a calmarlo utilizzando delle attenzioni leggendarie. Mancini e il suo figlio dimostrano infine l’attacco neuroendocrino della persona domata dal sonno e come le persone vengono catturate dalla veglia. Il piano di questi scienziati poteva dimostrare che "la domanica è il fin santo di tutta la persona che è "a sogno", al fine di andare oltre l’attacco.